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Confcommercio, un premio ai giovani imprenditori “innovativi”

Pubblicato il 17/05/13 da CONFCOMMERCIO


Premio Giovani Imprenditori Federica Liberati, con l’estetica E’ benessere di Trevi, Chiara Tutarini, con l’impresa OBC Italy srl di Perugia e Samuele Tognaccioli, con l’impresa Alimarket Tognaccioli Quinto miglio di Città di Castello, sono i vincitori della prima edizione del Premio Giovani Innovativi, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori della Confcommercio della provincia di Perugia.

A consegnare i riconoscimenti, nel corso di una cerimonia che si è svolta presso l’Università dei Sapori, il direttore generale della Confcommercio nazionale Francesco Rivolta, il presidente provinciale Confcommercio Giorgio Mencaroni, la presidente di Uds Anna Rita Fioroni.

Chiara Pucciarini, presidente del Gruppo Giovani Confcommercio - che ha fortemente voluto questa iniziativa, insieme al vice presidente Simone Pastorelli - ne ha spiegato le motivazioni: “Abbiamo voluto far emergere e valorizzare le eccellenze del sistema dell’imprenditoria giovanile del terziario. Siamo convinti che il binomio giovani-innovazione sia una formula vincente, da incentivare e sostenere, per affrontare la crisi, per garantire un futuro ai nostri settori, per dare una veste nuova anche a quelli più maturi, creando un forte valore aggiunto”.

I tre progetti – scelti tra i molti che hanno partecipato al concorso – declinano il concetto di innovazione nel terziario nelle forme più diverse e in vari settori.

Federica Liberati è l’artefice di “Cabina mia”: un metodo “fai da te” attraverso il quale si dà la possibilità alla clientela di eseguire personalmente il servizio estetico grazie ai consigli dell’estetista sulle modalità dei trattamento, pagando non il servizio, ma i minuti in cui è occupata la cabina.

Samuele Tognaccioli ha introdotto nei suoi supermercati l’idea “spesa in 1 minuto”: la clientela anziana, con difficoltà a muoversi, e chi non ha tempo per fare shopping, può ritirare la spesa - ordinata tramite lettera, e-mail, fax, social - già imballata e divisa per settori, utilizzando per i pagamenti una carta acquisti prepagata.
L’impresa OBC Italy di Perugia è stata premiata per “I live Umbria”, un progetto di promozione e valorizzazione del territorio utilizzando la realtà aumentata, che viene applicata ad una t-shirt: basta inquadrarla con un tablet o uno smartphone per vedere in diretta i video in realtà aumentata che promuovono l’Umbria.

Nella foto: i vincitori del premio con Chiara Pucciarini e Simone Pastorelli.

Fonte CONFCOMMERCIO:
http://www.confcommercio.pg.it/post/confcommercio-un-premio-ai-giovani-imprenditori-in.html



LA RISPOSTA ALLA CRISI? IL NEGOZIO SOTTO CASA

Pubblicato il 29/04/13 da CONFCOMMERCIO

Portafogli sempre più vuoti, disoccupazione crescente, cassa integrazione da record, incertezza per il futuro mettono un freno anche alle spese primarie degli italiani e degli umbri, come quella alimentare. Il 71% delle famiglie – dice l’Istat - negli anni della crisi ha modificato la qualità e quantità dei prodotti acquistati: nel febbraio 2013 si è registrato un calo delle vendite al dettaglio dello 0,2% rispetto al mese di gennaio, con un aumento delle vendite di prodotti alimentari (+0,2%) e una diminuzione di quelle di prodotti non alimentari (-0,3%). Ma rispetto a febbraio 2012, il totale delle vendite ha segnato una diminuzione del 4,8%.
Come difendersi, allora, mantenendo un livello di consumi accettabile, facendo quadrare i conti e non rinunciando alla qualità?
“Facendo spesa nel negozio sotto casa, nel negozio di prossimità”, suggerisce Samuele Tognaccioli, vice presidente provinciale e consigliere nazionale della Federazione dettaglianti dell’alimentazione Fida-Confcommercio. “Il negozio a ‘chilometro zero’ - spiega Tognaccioli - comporta una serie di vantaggi che mettono d’accordo l’esigenza di risparmiare e la salvaguardia di un’accettabile qualità dei propri acquisti. Si risparmia, in primo luogo, in carburante: chi va a caccia disperata di offerte, spostandosi qua e là, non considera che i pochi euro risparmiati sulla spesa vengono “rimangiati” dal caro benzina. Nel negozio di prossimità, inoltre, la facile raggiungibilità, il fatto di poterci andare tutti i giorni, se necessario, induce a fare spese contenute in termini di quantità, a prendere solo quello che serve e nella misura giusta.
Questo evita al consumatore – magari attratto dalle mega offerte di prodotti civetta – di trovarsi con carrelli pieni di prodotti alimentari sproporzionati o addirittura inutili rispetto ai suoi reali bisogni, che poi finiranno nella spazzatura, perché magari si deteriorano rapidamente, come ad esempio i prodotti freschi: formaggi e latticini, ma anche salumi affettati. Un altro elemento da tener presente – prosegue il vice presidente Fida-Confcommercio – è il ruolo di consulenza che svolge l’alimentarista–gastronomo: aver il giusto consiglio su cosa comprare evita sprechi ed insoddisfazione. Nel piccolo negozio il cliente è una persona, non un numero, c’è un rapporto di familiarità, specie con anziani e bambini. Spesso si spende male perché si compra sbagliato: conoscere i clienti uno ad uno significa poterli guidare nelle scelte. E se un prodotto è stato comprato erroneamente si riporta e si cambia, proprio in virtù del rapporto di confidenza che si ha con il cliente”.
Tognaccioli sfata anche un luogo comune: non è vero – sostiene – che acquistando prodotti di qualità si spende necessariamente di più. E fa un esempio concreto: “Se si acquista un prosciutto di pregio, per sentirne il gusto ne basta una fetta, se il prosciutto è di bassa qualità costerà meno, ma per sentire un po’ di sapore di fette ce ne vogliono tre, quindi dovrò comprarne di più, e insieme alla carne avrò ingurgitato un bel po’ di conservanti, antiossidanti, etc.”.
Insomma, il segreto per far tornare l’equazione risparmio-bontà non è nello spendere di meno tout court, ma nello spendere meglio, avendo un occhio sia al gusto che alla salute. Non a caso, gli alimentaristi della Fida-Confcommercio sono da tempo impegnati in un percorso educativo presso le scuole per insegnare a bambini e ragazzi la corretta alimentazione, e un impegno analogo hanno svolto anche rispetto agli adulti. Senza trascurare poi un ultimo elemento: fare la spesa nel negozio “a chilometro zero” significa sostenere l’economia interna, dare risorse ad un circuito locale, quindi alimentare un circuito virtuoso di rilancio dei consumi: un modo per reagire alla crisi a cui tutti possiamo contribuire.

Fonte CONFCOMMERCIO:
http://www.confcommercio.pg.it/post/la-risposta-alla-crisi-il-negozio-sotto-casa.html



TOGNACCIOLI: IL GRANDE VALORE DELLA PICCOLA DISTRIBUZIONE

Pubblicato dalla rivista INFORMAZIONE LOCALE di Gennaio 2010


Una volta, nemmeno tanto tempo fa, la spesa si faceva sotto casa. Le casalinghe, le mamme insieme ai loro bambini si recavano nei negozi di alimentari per comperare prodotti freschi, ogni giorno. Pane, latte, qualche biscotto e anche un po' di lievito per fare la torta. Il negoziante sapeva già quali prodotti preferivano le famiglie, ricordava a memoria i gusti di ogni cliente. Fare la spesa era semplice, si acquistava il necessario: se servivano tre prodotti, si usciva dal negozio con solo tre prodotti. E oggi, con stili di vita e abitudini totalmente modificati, le botteghe alimentari sono davvero una rarità. Ma c'è chi, con professionalità e passione, ha deciso di portare avanti questa tradizione. La famiglia Tognaccioli è una di queste e con i suoi 40 anni di esperienza è ormai punto di riferimento e cultrice della qualità nel settore alimentare. Un gruppo indipendente, con marchi propri, Alimarket e Cantina Tognaccioli, che è riuscito a costruire nel piccolo una grande distribuzione. Un supermercato, nella natale cornice di Cinquemiglia, un servizio all'ingrosso per i grandi utilizzatori ed uno a domicilio per i privati, un servizio catering e la recente nascita della piccola distribuzione organizzata, con il nuovo punto vendita di Città di Castello e la prossima apertura nel vicino comune di Umbertide. Una realtà ben strutturata che vanta un assortimento completo, studiato sulle reali esigenze della clientela. Da Tognaccioli c'è davvero tutto ciò che serve, food e non-food, prodotti freschi e freschissimi lavorati e preparati con sapienza. Nei suoi punti vendita si respira ancora l'odore delle cose genuine, c'è profumo di casa, di fiducia, di qualità vera. Tradizione e modernità si mescolano facendo di Tognaccioli un interlocutore unico, affidabile e capace di collaborare con la propria clientela, aiutandola nell'acquisto, facendole risparmiare tempo e soprattutto denaro. Grande attenzione ad ogni tipo di esigenza, accurata selezione dei fornitori e dei prodotti, alta specializzazione e professionalità. Ecco gli ingredienti del successo Tognaccioli. Un successo, che nel 2004 ha ottenuto anche una Medaglia d'Oro, quella per la "Fedeltà al Lavoro e Progresso Economico". Una realtà locale, custode della tradizione, un vero punto di riferimento per i consumatori.
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